In questi ultimi anni si fa un gran parlare di mobilità sostenibile, soprattutto perché i cambiamenti climatici accelerati dall’innalzamento della temperatura terrestre, causato in gran parte dall’inquinamento e dalle emissioni in atmosfera di gas nocivi, stanno sensibilizzando verso una maggiore sostenibilità di vita. La mobilità è una parte importante della vita e riuscire a implementar una mobilità sostenibile aiuta ad avere un’aria più pulita a favore dell’ambiente e dell’umanità in genere. Per questo, anche a livello politico e istituzionale, la sostenibilità negli spostamenti è entrata in tutte le agende politiche a tutti i livelli: da quello europeo fino a ogni Stato e ogni comune. Ma è possibile realizzare e stampare online per punti una sorta di decalogo in grado di definire la mobilità sostenibile? Certamente.
In linea di massima, se vogliamo circoscrivere il campo, l’espressione mobilità sostenibile indica delle modalità di spostamento (e in generale un sistema di mobilità urbana) in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati e cioè:
- l’inquinamento atmosferico
- l’inquinamento acustico;
- la congestione stradale;
- l’incidentalità;
- il degrado delle aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni);
- il consumo di territorio (causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture);
- i costi degli spostamenti (sia a carico della comunità sia del singolo).